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Smaltimento RAEE per aziende

Smaltimento RAEE per aziende: quando e come effettuarlo

Contenuto a cura di

Redazione Magazine Lyreco
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Un insieme di professionisti che condividono la loro esperienza.

Lo smaltimento dei rifiuti RAEE per aziende è un’operazione che richiede alcune accortezze. Innanzitutto, bisogna sapere quali sono i dispositivi e prodotti RAEE delle aziende che devono essere gestiti in modo differenziato rispetto agli altri rifiuti. Inoltre, è necessario definire una policy aziendale per la gestione dei RAEE conforme alle normative europee e italiane in materia.

Cosa sono i RAEE? Sono i rifiuti generati da apparecchiature elettriche ed elettroniche, prodotti che devono essere smaltiti in modo specifico per salvaguardare l’ambiente e la salute, affidandoli ad aziende specializzate per il corretto trattamento e il riciclo mediante il recupero dei materiali.

Lo smaltimento dei RAEE nelle aziende riguarda tutte le apparecchiature elettroniche ed elettriche tipiche degli uffici, come PC, notebook, stampanti, scanner e fotocopiatrici, monitor di computer dismessi e lampade LED. Lo smaltimento dei rifiuti elettronici interessa anche i piccoli elettrodomestici delle zone ristoro come il frigorifero o il forno a microonde, compresi gli apparecchi usati nelle sale riunioni come i televisori LED o LCD e i dispositivi audio e video.

Perché è importante lo smaltimento dei RAEE per le aziende?


Il corretto smaltimento delle apparecchiature elettroniche ed elettriche è una questione importante, per limitare l’impatto ambientale legato al crescente numero di rifiuti elettrici ed elettronici. Questi dispositivi, infatti, contengono materiali che possono inquinare l’ambiente e nuocere alla salute, inoltre lo smaltimento dei RAEE differenziato da altri tipi di rifiuti riduce i rischi per gli addetti al recupero e riciclo dei rifiuti.

Secondo il Parlamento Europeo, i rifiuti elettronici ed elettrici sono la categoria che cresce di più nell’Unione Europea, tuttavia il materiale RAEE è anche quello che viene riciclato meno, con una media del 40% nei paesi UE mentre il resto finisce nell’indifferenziato. 

Uno smaltimento dei RAEE ottimale, invece, consente di aumentare la percentuale di materiali recuperati, riciclati e riutilizzati, favorendo l’economia circolare e riducendo sensibilmente le emissioni di gas serra e il consumo di nuove risorse naturali. La normativa europea sullo smaltimento dei RAEE incentiva proprio questo tipo di circolarità, affinché non solo i privati ma anche le aziende gestiscano in maniera adeguata questi dispositivi, adottando pratiche corrette per lo smaltimento dei rifiuti tecnologici ed elettrici.

Una soluzione ottimale in ufficio è il recupero del materiale elettronico attraverso appositi contenitori, per un’efficiente gestione dei rifiuti semplificando e migliorando lo smaltimento dei rifiuti elettronici. 

Per esempio, con Lyreco è possibile ordinare i BOX per il riciclo e smaltimento dei RAEE sia pericolosi che non pericolosi, dopodiché basta prenotare il ritiro quando il contenitore è pieno affinché il BOX venga ritirato e i rifiuti avviati allo smaltimento da un’azienda autorizzata, con la compilazione del relativo Formulario Identificativo Rifiuto (FIR). In seguito, basta ordinare un nuovo BOX e continuare a salvaguardare l’ambiente e l’azienda.

In questo modo è possibile gestire correttamente tutte le principali tipologie di rifiuti speciali prodotti negli ambienti di lavoro, tra cui:

  • RAEE non pericolosi: si tratta di apparecchi elettrici ed elettronici che non contengono sostanze pericolose, come cellulari aziendali, mouse e tastiere;
  • RAEE pericolosi: sono apparecchiature elettroniche ed elettriche che contengono sostanze pericolose, come gruppi di continuità per PC, laptop e monitor LCD;
  • Toner esausti: per legge le aziende devono effettuare un adeguato smaltimento dei toner, raccogliendoli in contenitori dedicati esclusivamente a questo tipo di rifiuto. La responsabilità rimane in carico all’azienda, fino al ricevimento del formulario FIR;
  • Pile esauste: le pile non sono RAEE, ma vanno trattate in modo conforme alla legge attraverso una corretta gestione dello smaltimento delle pile. In particolare, vanno raccolte in contenitori distinti in base al tipo di batteria, tenendo conto del relativo codice identificativo del rifiuto, per poi essere smaltite mediante il conferimento ad impianti e società autorizzati;
  • Sorgenti luminose: non tutte le lampadine sono omologate come RAEE, infatti, sorgenti luminose come lampade alogene e a incandescenza vanno raccolte e smaltite separatamente da altri modelli come le lampade a LED o fluorescenti compatte;
  • Stampanti di grandi dimensioni: quando diventano dei rifiuti sono considerati dei RAEE, ma è opportuno separarle dalle piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche e avvalersi di un sistema di smaltimento specifico;
  • Rifiuti sanitari: possono essere pericolosi o non pericolosi e vanno gestiti in modo conforme alla legge, raccogliendoli in appositi contenitori in base alla tipologia di rifiuto e affidandoli ad aziende autorizzate al loro smaltimento, assicurandosi di ottenere tutta la documentazione a norma di legge.

Come funziona lo smaltimento dei rifiuti RAEE per aziende


Per diminuire la quantità di rifiuti elettrici ed elettronici conferiti in discarica e smaltiti nell’indifferenziata, l’Unione Europea ha emanato la Direttiva 2012/19/UE, recepita in Italia attraverso il D.Lgs. 49/2014

La normativa sullo smaltimento dei RAEE è stata migliorata tramite una serie di decreti aggiuntivi, tra cui l’Open Scope introdotto dal 15 agosto 2018 che ha ampliato le categorie di prodotti elettronici ed elettrici soggetti alla normativa.

Questi riferimenti normativi sono essenziali per la corretta gestione dei rifiuti in azienda, per determinare come trattare ogni singolo prodotto in base alle disposizioni di legge. Uno strumento importante è il codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti), una sequenza numerica di 6 cifre riunite in coppie che consente di identificare il tipo di rifiuto, distinguendo i rifiuti speciali non pericolosi da quelli pericolosi. In questo modo è possibile capire ad esempio di quale tipo di rifiuti fanno parte i computer, oppure come effettuare lo smaltimento del materiale elettrico a norma.

La normativa, inoltre, distingue due tipologie di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche:

  • RAEE domestici: sono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche prodotti in ambito domestico, i quali possono essere conferiti direttamente nei centri di raccolta autorizzati;
  • RAEE professionali: sono i rifiuti di AEE provenienti da attività aziendali e professionali, ovvero tutti i RAEE non impiegati ad uso privato, dispositivi che devono essere conferiti presso appositi impianti di trattamento autorizzati, secondo quanto indicato dal Sistema Collettivo di riferimento o dal produttore di AEE.

Lo smaltimento dei RAEE non pericolosi per aziende


Alcuni rifiuti RAEE professionali rientrano tra i dispositivi classificati con il codice CER: 16.02.14, ovvero apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso non contenenti sostanze pericolose. 

Lo smaltimento dei RAEE non pericolosi deve essere effettuato da imprese specializzate e avere tutta la documentazione a norma di legge che attesti il conferimento presso impianti autorizzati.

Inoltre, è opportuno raccogliere questi rifiuti in appositi contenitori per lo smaltimento dei RAEE professionali non pericolosi, prestando attenzione a non inserire dispositivi non conformi al trattamento dei RAEE non pericolosi, come le pile che vanno raccolte in box specifici e non sono considerate dei RAEE.

Tra i rifiuti RAEE non pericolosi presenti negli uffici rientrano i seguenti dispositivi:

  • Stampanti: lo smaltimento delle stampanti con il servizio offerto da Lyreco prevede la raccolta separata delle grandi stampanti da quelle più piccole e compatte da scrivania;
  • Fotocopiatrici: anche lo smaltimento della fotocopiatrice deve rispettare le disposizioni di legge in materia di trattamento dei rifiuti RAEE, distinguendo i modelli più compatti dalle grandi copiatrici che rientrano nella categoria delle apparecchiature di grandi dimensioni;
  • Computer: in azienda è importante sapere come smaltire un PC fisso rotto o obsoleto che va sostituito. Se il dispositivo non contiene sostanze inquinanti è considerato un RAEE professionale non pericoloso, per esempio quando sprovvisto di monitor;
  • Scanner: sono quasi sempre dei RAEE non pericolosi, da raccogliere in appositi contenitori insieme alle altre piccole apparecchiature informatiche.

Lo smaltimento dei RAEE pericolosi per aziende


Alcuni rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono considerati dei RAEE pericolosi, poiché contengono delle sostanze nocive per l’ambiente e la salute

In questo caso, è opportuno usare degli appositi contenitori monouso per la raccolta separata dei RAEE pericolosi, evitando di confonderli con i RAEE non pericolosi attraverso il codice identificativo CER 16.02.13*.

Ecco quali sono alcuni dispositivi classificati come RAEE pericolosi:

  • PC portatili: è fondamentale sapere come smaltire un PC portatile per salvaguardare l’ambiente, infatti, la presenza del monitor integrato rende laptop e notebook dei dispositivi dei RAEE pericolosi da raccogliere separatamente dai RAEE non pericolosi;
  • Computer fisso: lo smaltimento del PC rientra nella gestione dei RAEE pericolosi in merito ai dispositivi con monitor: in questo caso lo smaltimento del computer deve avvenire secondo percorsi specifici in linea con le normative vigenti;
  • Sorgenti luminose: sono RAEE pericolosi tutte le sorgenti luminose che contengono sostanze inquinanti, come lampade a vapori di sodio ad alta pressione e lampade ad alogenuri metallici;
  • Televisori/monitor: le TV/monitor vanno smaltiti separatamente dai RAEE non pericolosi, per esempio i monitor delle sale riunioni o delle sale d’attesa;
  • Condizionatori: sono RAEE pericolosi anche i condizionatori, in quanto contengono il fluido termovettore per il raffrescamento dell’aria;
  • Frigoriferi: anche i frigo e i minibar contengono al loro interno un fluido potenzialmente inquinante per l’ambiente, quindi, vanno raccolti separatamente insieme agli altri RAEE pericolosi.

La corretta gestione dei rifiuti RAEE per aziende è fondamentale per essere conformi alle norme di legge, ma anche per ridurre l’impronta ecologica dell’azienda, tutelando l’ambiente e la salute di tutti attraverso un adeguato smaltimento dei RAEE e degli altri rifiuti speciali e potenzialmente pericolosi presenti in ufficio.