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Cos'è la certificazione Ecolabel

Come la certificazione Ecolabel ci guida verso scelte responsabili

Contenuto a cura di

Valentina Zanni
Compliance & Sustainability Manager

Scommettiamo che a casa hai almeno 10 prodotti che riportano questo marchio sulla loro etichetta? Ti sei mai chiesto che cosa volesse dire? Sicuramente qualità e rispetto dell’ambiente ma non solo, dietro questa etichetta c’è molto di più! Scopri nel nostro approfondimento il significato dell’Ecolabel e perché è così importante.

Cos’è la certificazione Ecolabel

Il marchio Ecolabel, un marchio regolato dall’Unione Europea, viene apposto su tutti quei prodotti e servizi che spiccano per qualità ecologica perché caratterizzati da un impatto ambientale ridotto in ogni fase del loro ciclo di vita ma anche per elevati standard prestazionali. Insomma, possiamo dire che i prodotti con marchio Ecolabel sono riconosciuti per la loro qualità sotto ogni aspetto.

Il primo regolamento a istituire questo marchio fu il n. 880/1992 nel 1992 ma oggi a disciplinarlo è il Regolamento (CE) n. 66/2010 come modificato dal Regolamento (EU) n. 782/2013. L’Ecolabel è in vigore nei 28 Paesi dell’Unione Europea ma anche nei Paesi dello Spazio Economico Europeo quindi in Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Nasce per raggiungere tre obiettivi principali:

  1. spingere la produzione e l’utilizzo di prodotti e servizi sostenibili;
  2. guidare il mercato verso scelte più consapevoli;
  3. spronare le aziende verso una produzione più rispettosa, consapevole e sostenibile.

Affinché un prodotto o un servizio possa ricevere il marchio, le aziende devono provare il loro rispetto degli standard ecologici che si differenziano in base alla categoria di appartenenza del prodotto, i quali sono valutati in base a un'analisi che tiene in considerazione il ciclo di vita dei prodotti, i costi di smaltimento e i tipi di imballaggio.

Quali criteri devono essere rispettati per ottenere la certificazione Ecolabel?

Il marchio Ecolabel UE è un marchio volontario di Tipo I quindi per essere riconosciuto come tale deve rispettare i criteri della norma ISO 14024. Di seguito i principi che lo regolano:

  • segue criteri definiti su base scientifica relativi all’intero ciclo di vita dei prodotti che va dall’estrazione delle materie prime, alla fase di produzione, senza trascurare le fasi di imballaggio, trasporto, utilizzo, recupero e smaltimento;
  • i criteri considerano valori minimi o valori di soglia;
  • il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit ha il compito di verificare il rispetto dei criteri.

Non dobbiamo dimenticare che i criteri relativi al marchio Ecolabel UE riguardano anche aspetti relativi alla salute e alla sicurezza dei consumatori e, in alcuni casi, anche aspetti sociali ed etici dei processi di produzione. Infatti, nella definizione dei criteri sono coinvolti a livello europeo associazioni di produttori, di consumatori e ambientaliste.

Chi certifica Ecolabel in Italia?

Per ricevere la certificazione Ecolabel le aziende che vogliono apporre il marchio sui propri prodotti o servizi devono occuparsi dell’invio della documentazione necessaria al Comitato per l'Ecolabel e l'Ecoaudit. Dopo questa prima fase, il Comitato inoltra tutto il necessario all'ISPRA, che si accerta, con prove tecniche e di laboratorio, della conformità ai criteri ecologici richiesti per il prodotto/servizio. Se questi test vengono superati, l'azienda riceve la certificazione Ecolabel.
Possiamo quindi dire che i soggetti coinvolti nel rilascio del marchio sono il richiedente, la segreteria e il supporto tecnico (ISPRA) della Sezione Ecolabel, la Sezione Ecolabel del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit.
Il primo soggetto che dà il via all’iter è ovviamente il richiedente che, insieme alla pre-registrazione su ECAT, deve mandare la richiesta di concessione del marchio Ecolabel alla segreteria della Sezione Ecolabel Italia del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit, redatta secondo i modelli scaricabili. Una volta che la segreteria ha ricevuto la domanda e verificato i requisiti, il supporto tecnico si accerta che i documenti allegati alla documentazione siano completi così da poter eseguire l’istruttoria verificando il rispetto dei criteri per l’ottenimento dell’etichetta Ecolabel UE.

Durata e costi della certificazione Ecolabel

La certificazione ha una durata variabile ed è legata all'aggiornamento dei criteri i quali dipendono e variano dall'evoluzione di materiali e tecnologie. Di conseguenza, non si può stabilire una durata standard di validità.
Per quanto riguarda i costi, questi si dividono in costi relativi ai diritti d’istruttoria che cambiamo a seconda della grandezza dell’impresa richiedente e costi relativi ai diritti annuali per l’uso del marchio.

Uso del marchio Ecolabel

A proposito dell’uso del marchio Ecolabel UE, rispettando i formati indicati nell’allegato II del Regolamento n. 66/2010 Ecolabel UE e dalle linee guida elaborate dalla Commissione europea, questo può essere apposto sia sul prodotto stesso sia sul materiale promozionale. Chi riceve la licenza Ecolabel UE è responsabile del modo in cui il logo Ecolabel UE viene utilizzato sul prodotto, soprattutto in ambito pubblicitario.

I vantaggi della certificazione Ecolabel per consumatori e imprese

Oltre all’importanza che la certificazione riveste sul piano ambientale, il marchio Ecolabel permette sia alle imprese che ai consumatori di godere di numerosi vantaggi. Le imprese che scelgono di certificare i loro prodotti, non solo si distinguono sul mercato per l’impegno ambientale, ma acquistano anche una certa visibilità aumentando la loro competitività sia a livello nazionale che internazionale.
Dal lato dei consumatori, scegliere prodotti certificati vuol dire:

  • contribuire a tutelare l’ambiente grazie a una ridotta quantità di rifiuti, di inquinamento, un basso consumo di acqua ed elettricità e un ridotto/nullo impiego di pericolose sostanze chimiche che provocano danni alla salute e alla biodiversità di vegetali e animali;
  • reperirli facilmente e a prezzi accessibili;
  • acquistare prodotti verificati anche sulle prestazioni d’uso.

I settori merceologici e i prodotti Ecolabel

L’Unione europea identifica 10 gruppi di prodotto per cui è possibile richiedere la certificazione Ecolabel:

Oltre a questi gruppi di prodotti Ecolabel, il marchio può certificare anche delle aree di servizio che sono quelle di campeggio e le strutture ricettive turistiche.
Se vogliamo tradurre in numeri questa suddivisione possiamo dire che al mese di marzo 2024, sul mercato dell'UE, sono state concesse 2.743 licenze Ecolabel per 95.758 prodotti (tra beni e servizi). Nello specifico, il 25% delle licenze riguarda i servizi di ricettività turistica, il 13% i prodotti per la pulizia di superfici dure e l’8% la carta velina e prodotti in tessuto.
L’Italia invece si distingue per il numero maggiore di licenze Ecolabel UE che sono il 17%, seguita poi da Francia (16%), Germania (16%) e Spagna (13%).

Fonte img dicembre 2024: EU Ecolabel facts and figures

Anche sul numero di prodotti certificati, occupiamo un posto d’onore, il 15% dei prodotti certificati viene assegnato al nostro Paese, proprio come succede per la Spagna, a seguire troviamo la Francia con il 14% e la Germania con il 10%.

Fonte img dicembre 2024: EU Ecolabel facts and figures

Quali sono le principali certificazioni ambientali?

Come abbiamo più volte ribadito, il marchio Ecolabel introduce una certificazione ambientale che permette di distinguere un prodotto o un servizio. La crescente attenzione alla salute della Terra ha portato alla creazione di diversi tipi di certificazioni divise in obbligatorie, come quelle per gli elettrodomestici, e volontarie. Queste ultime, sono suddivise in tre categorie:

  • Etichette ambientali di 1° tipo (ISO 14024): etichette certificate da enti terzi, che, per ottenere il rilascio del marchio (esempio ECOLABEL e FSC), richiedono il rispetto di requisiti specifici, dettati da un sistema multicriteria.
  • Etichette ambientali di 2° tipo (ISO 14021): comprendono autodichiarazioni non certificate da enti terzi. Sono informazioni ambientali dichiarate da parte di produttori che non prevedono l’intervento di un organismo indipendente di certificazione ma il rispetto delle linee guida della ISO 14021.
  • Etichette ambientali di 3° tipo (ISO 14025) come le Dichiarazioni ambientali di Prodotto (EPD), che mostrano informazioni ambientali quantitative inerenti al ciclo di vita del prodotto, verificate e convalidate da enti terzi.