L'ecoansia è ormai troppo reale per essere ignorata
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Valentina ZanniAlcune conseguenze del cambiamento climatico sono evidenti, prove lampanti anche di fronte agli occhi di chi vuole nascondersi in una convinta cecità. Altre conseguenze stanno lasciando già i primi segni, costringendoci a smettere di ignorarle il prima possibile o ad esserne travolti in un futuro meno lontano di quanto immaginiamo. Tra le conseguenze meno evidenti, ce n’è una che rischia di impattare profondamente la quotidianità di chi la vive sulla propria pelle: l’ecoansia.
L’ecoansia ha un significato ben preciso
La profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali.
Questa la definizione di ecoansia, talvolta definita anche ansia climatica, data da Treccani.
L'ansia climatica si può collocare nella galassia dello stress pretraumatico e dell’ansia anticipatoria, tematiche particolarmente insidiose perché legate all’imprevedibilità del futuro.
Il dibattito talvolta sembra ancora in corso tra chi riconosce l'emergenza climatica e chi la nega, ma approfondendo cosa dicono gli scienziati sul cambiamento climatico i dubbi sono presto fugati: il 97% degli studi scientifici è concorde nell'affermare che il riscaldamento globale è causato dagli esseri umani. Quindi, la risposta a cosa dicono gli scienziati sul clima è presto data con un semplice grafico:
Chi subisce di più l’ecoansia?
La letteratura scientifica evidenzia come le persone più sensibili all’ecoansia siano quelle che hanno più a cuore l’ambiente, che ne conoscono più a fondo le minacce o che sentono in pericolo il loro futuro, come gli adolescenti.
Qualche numero dello studio di Hickman e colleghi.
Le evidenze mostrano come l'ansia climatica e l'insoddisfazione per le risposte dei governi sono diffuse tra i giovani di tutto il mondo e hanno un impatto sul loro funzionamento quotidiano.
I sintomi dell’ecoansia
L’ecoansia non è un disturbo ufficialmente riconosciuto nel DSM (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali), ma i suoi sintomi principali possono essere ricondotti a quelli del disturbo d’ansia generalizzato, ad esempio:
- tristezza
- senso di impotenza
- frustrazione
- irritabilità e rabbia
- disturbi del sonno e dell'appetito
Affrontare l’ecoansia
Innanzitutto, chi pensa di avvertire ecoansia farebbe la scelta giusta cercando il supporto psicologico di un/una professionista. Per attutire gli effetti di questo fenomeno, o per evitare che diventi troppo pervasivo, si possono fare però anche piccole azioni concrete. Prendersi cura dell’ambiente e scegliere soluzioni ecologiche nel nostro quotidiano possono sembrare dettagli insignificanti, ma non lo sono.
L’Associazione Italiana Ansia da Cambiamento Climatico (AIACC)
A prova della crescente attenzione che si sta dando al fenomeno dell’ecoansia, è nata un’associazione specifica, l’AIACC che ha lo scopo di “far evolvere la comprensione delle emozioni ambientali verso una costruttiva presa di posizione consapevole, per affrontare e gestire i cambiamenti climatici come singoli individui e società”.
L'impegno di Lyreco
Vogliamo offrire risultati d’eccellenza non solo in termini di prodotti e servizi, ma anche garantire che ogni iniziativa che intraprendiamo per soddisfare i nostri clienti venga portata a termine nel modo più sostenibile possibile.
Fonti:
- The Psychology of Climate Anxiety, Dodds (2021)
- Castelnuovo (2023)
- Consensus on consensus: a synthesis of consensus estimates on human-caused global warming, Cook e colleghi (2016)
- Coping and adapting to climate change, Australian Psychological Society
- Climate anxiety in children and young people and their beliefs about government responses to climate change: a global survey, Hickman e colleghi (2021)