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Scrivere a mano fa bene al cervello

Contenuto a cura di

Redazione Magazine Lyreco
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Un insieme di professionisti che condividono la loro esperienza.

In un’epoca sempre più digitale e in cui i bambini imparano prima a digitare sullo schermo che a tenere in mano una penna, è importante riflettere sull’importanza di scrivere a mano e sui benefici che quest’attività può comportare sia sull’apprendimento sia sulla capacità di memorizzare le informazioni. Piccolo spoiler: portare sempre con sé una penna e un taccuino per appunti non è affatto una cattiva idea.

La scrittura a mano nell'evoluzione

La lettura e la scrittura sono due attività fortemente correlate tra loro e, sebbene la prima si sia evoluta solo recentemente nella storia dell’uomo, si è subito dimostrata fondamentale.

Del resto, l’importanza della relazione tra queste due tipologie di attività è stata dimostrata da differenti studi di settore che ne sottolineano la correlazione fin dalla più tenera età. Infatti, quando i bambini intraprendono il percorso formativo nella scuola primaria, imparano a scrivere e insieme a leggere acquisendo competenze diversificate, ma strettamente correlate: nei preletterati (ossia coloro che ancora non sanno leggere e scrivere) il riconoscimento delle lettere è un precursore della lettura competente e della scrittura successiva. D’altra parte, la velocità e l’accuratezza nel nominare le lettere negli anni prescolari sono un importante indicatore della futura abilità di lettura. Una volta superato l’ostacolo iniziale dell’apprendimento della lettura e della scrittura, la capacità di scrivere assume nuove sfaccettature, sempre più interessanti che intrecciano creatività e necessità di prendere appunti in maniera chiara ed esaustiva, soprattutto perché questo processo favorisce la memorizzazione.

Su questo tema bisogna ricordare che, se fino a pochi anni fa l'unica modalità attraverso la quale si imparava a scrivere erano la carta e la penna (con tutte le differenze e le evoluzioni che questi strumenti hanno subito), oggi la generazione di giovanissimi ha dimostrato una spiccata propensione per la tecnologia che ha cambiato, fin dalla più tenera età l’approccio alla lettura e alla scrittura e ai relativi metodi di apprendimento. Per loro, infatti, imparare ad utilizzare uno schermo è molto più naturale rispetto a dover scrivere su un foglio di carta tradizionale.

Nonostante la consolidata dicotomia che vede il digitale e l’analogico contrapporsi è opportuno sottolineare che, sebbene la tecnologia comporti dei vantaggi indiscussi dal punto di vista operativo, la scrittura “tradizionale” svolge ancora un ruolo fondamentale nella memorizzazione e nell’organizzazione delle informazioni. In particolare, l’importanza di scrivere può essere riscontrata nei vantaggi concreti che questa comporta in chi la utilizza quotidianamente tra cui una minore difficoltà nel memorizzare le informazioni. Infatti, coloro che prendono appunti o realizzano dei riassunti di quanto appena letto (soprattutto gli studenti) hanno verificato un concreto miglioramento della capacità di ricordare quanto scritto.

Scrivere a mano attiva il cervello più della tastiera

I benefici della scrittura a mano sono confermati da ricerche scientifiche. Ad esempio, una ricerca norvegese ha esplorato come scrivere a mano influenzi la connettività cerebrale rispetto alla digitazione. Una delle evidenze è che la scrittura manuale stimola modelli cerebrali più complessi, fondamentali per l'apprendimento e la memorizzazione.

In questo esperimento, gli studenti hanno mostrato un'attività cerebrale superiore scrivendo con penne digitali su touchscreen rispetto alla digitazione. I movimenti precisi delle dita durante la scrittura manuale sembrano favorire questa connettività cerebrale, non replicata nella digitazione.

Gli esperti sottolineano l'importanza di reintrodurre la scrittura a mano nelle scuole per migliorare l'apprendimento. Le linee guida educative dovrebbero considerare queste scoperte, garantendo agli studenti esperienze di scrittura variegate per massimizzare il loro apprendimento e la loro memoria.

La scrittura a mano influisce positivamente sulla memoria e sul pensiero, facilitando la comprensione di concetti complessi e il ricordo di sequenze di parole. Un altro studio del 2021 ha dimostrato che scrivere a mano favorisce un migliore ricordo a breve e medio termine rispetto alla digitazione su tastiera.

Molti ricercatori hanno suggerito che prendere appunti su laptop sia meno efficace rispetto alla scrittura a mano per l'apprendimento. Anche quando i laptop vengono utilizzati esclusivamente per prendere appunti e non sono fonte di distrazione, possono comunque compromettere l'apprendimento perché il loro utilizzo porta a un processamento superficiale. Tre studi hanno evidenziato che gli studenti che prendevano appunti sui laptop ottenevano risultati peggiori alle domande concettuali rispetto agli studenti che prendevano appunti a mano (Muller & Oppenheimer, 2014).

Anche in compiti di semplice memorizzazione di un elenco di parole, la scrittura a mano ha dato risultati migliori rispetto a chi digitava su un laptop (Mangen e colleghi, 2015).

Il nostro cervello funziona meglio con la carta

Gli amanti del fascino della carta e coloro che riconoscono nella possibilità di scrivere a mano su carta un valore aggiunto possono scegliere tra un vasto assortimento di taccuini per appunti. Compagni di viaggio, diari segreti o strumenti per annotare informazioni di business molto importanti, i taccuini non solo mantengono il loro fascino nel tempo ma portano anche i benefici sopracitati.

Prima di acquistare il taccuino per appunti che meglio si adatta alle proprie esigenze è opportuno valutare alcuni elementi, tra cui:

  • dimensioni: in base alle proprie abitudini e allo spazio di cui si ha bisogno quando si prende appunti si possono compiere scelte differenti. Gli studenti universitari potrebbero prediligere un formato A4 che consente di collegare diversi temi della medesima argomentazione. Coloro che desiderano acquistare un diario di viaggio possono preferire formati più contenuti che si adattano meglio ad essere contenuti in zaino o in valigia. Chi utilizza i taccuini in ambito lavorativo ha la possibilità di individuare le dimensioni in base alle proprie abitudini e al settore nel quale opera.
  • tipo di copertina: il taccuino per appunti ha una funzione pratica, ma anche estetica. Nel primo caso è opportuno domandarsi se si preferisca una copertina rigida, capace di fornire il giusto supporto quando si scrive anche senza un appoggio a disposizione. Al contrario le copertine morbide, più confortevoli al tatto, sono altrettanto versatili ma meno utili quando bisogna prendere appunti fuori dall’ufficio. Da punto di vista puramente estetico, il taccuino deve rispecchiare la personalità di chi lo utilizza e, in alcuni casi, si trasforma in uno strumento per esprimere la propria personalità o comunicare il proprio ruolo.
  • caratteristiche delle pagine: un elemento da non sottovalutare riguarda lo stile delle pagine. Oltre a decidere se si preferisce un taccuino per appunti a righe, a quadretti o bianco, è opportuno domandarsi quale sia la grammatura che si predilige: quest’ultimo aspetto può influenzare la trasparenza e la resistenza del taccuino stesso.
  • accessori: quando si decide di acquistare uno strumento come il taccuino cartaceo per gli appunti è opportuno stabilire quanto possano essere utili degli accessori come l’elastico frontale o la presenza di tasche interne per contenere altri documenti, biglietti da visita o altre informazioni.

Il metodo Cornell per prendere appunti

Data l’importanza che la scrittura a mano svolge nel processo di sintesi e di memorizzazione delle informazioni, si sono sviluppate numerose tecniche che, se conosciute e attuate in maniera professionale, possono amplificare i vantaggi della scrittura. Tra questo si ricorda il metodo Cornell, proposto per la prima volta da Walter Pauk negli anni ‘40. Lo studioso suggerisce di dividere il foglio degli appunti in tre zone (A, B e C) di dimensioni differenti:

  • Area A: occupa la maggior parte del foglio (circa tre-quarti della pagina) ed è destinato ad ospitare il testo degli appunti con frecce e collegamenti tra loro;
  • Area B: si colloca nel bordo esterno del foglio e deve contenere le parole chiave dei singoli paragrafi sviluppati nell'area A.
  • Area C: posta in fondo a ciascun foglio, è dedicata al riassunto di ciascun argomento.

metodo cornell
La divisione del foglio per gli appunti secondo il metodo Cornell

Il metodo Cornell può essere utilizzato sia per la scrittura su carta, sia su taccuini digitali, dal momento che la divisione tra aree diverse può essere messa in pratica a prescindere dal tipo di supporto che viene scelto. 

Domande Frequenti

Quanto è importante scrivere a mano?

La scienza ha evidenziato come scrivere a mano influenzi la connettività cerebrale rispetto alla digitazione. Una delle evidenze è che la scrittura manuale stimola modelli cerebrali più complessi, fondamentali per l'apprendimento e la memorizzazione.

Cosa significa scrivere a mano?

Molti studi confermano che scrivere a mano porta ad un'elaborazione più profonda delle informazioni, facilita la comprensione di concetti complessi e il ricordo di sequenze di parole. Un altro studio del 2021 ha dimostrato che scrivere a mano favorisce un migliore ricordo a breve e medio termine rispetto alla digitazione su tastiera.

Perché è meglio scrivere a mano?

In sintesi, nonostante la velocità e comodità del digitare su una tastiera, scrivere a mano attiva maggiormente le funzioni cerebrali e contribuisce ad una comprensione più profonda delle informazioni processate.

Fonti