Notte di San Lorenzo 2024: data e storia di uno spettacolo unico
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Redazione Magazine LyrecoLa Notte di San Lorenzo si celebra il 10 agosto ed è legata al giorno della morte di uno dei sette diaconi di Roma, martirizzato nel 258 d.C. durante la persecuzione dell’imperatore Valeriano verso gli esponenti ecclesiastici.
Il motivo per cui questa notte è così famosa, però, non dipende tanto da questo avvenimento quanto piuttosto dall’associazione del 10 agosto con il fenomeno comunemente (ed erroneamente) chiamato delle stelle cadenti.
La definizione corretta di questo fenomeno è infatti sciame meteorico, che in questo caso ha un nome preciso: Perseidi. Si tratta di piccoli frammenti di polvere e roccia, più piccoli di un centimetro, che derivano dal passaggio della cometa Swift-Tuttle.
Curiosità: perché Perseidi? Perché il punto dal quale, apparentemente, provengono tutte le scie si trova all'interno della costellazione di Perseo.
Durante la sua orbita intorno al Sole, la Terra si ritrova ad attraversare questo sciame nel periodo estivo, rendendo visibile questa pioggia meteorica con il suo picco intorno al 10/12 agosto.
La notte di San Lorenzo del 2024
Nonostante il legame tradizionale con la data del 10 agosto, non c’è un giorno fisso in cui lo sciame meteorico raggiunge l’apice della visibilità. Le Perseidi attraverseranno i nostri cieli già dalla seconda metà di luglio, raggiungendo l'apice verso il 12 e 13 agosto: se dovete organizzarvi per la notte di San Lorenzo del 2024, dunque, segnatevi questa data.
La notte di San Lorenzo nella cultura collettiva
Nonostante non ci sia alcun legame con le stelle, la notte di San Lorenzo è ben impressa nella nostra cultura, sinonimo di un fenomeno affascinante e romantico.
Anche l’usanza di esprimere un desiderio quando si vede una stella cadente affonda le sue radici in tempi molto lontani e con spiegazioni molto differenti: quella legata alla tradizione cristiana di San Lorenzo rappresenta lo sciame di meteore come le lacrime del martire (o i carboni ardenti su cui fu martirizzato, secondo una visione più cruda) e la possibilità di esprimere un desiderio come una richiesta di “grazia” in suo ricordo.
Sono legate al 10 agosto anche diverse canzoni, ma sicuramente l’opera più celebre è la poesia di Giovanni Pascoli, X agosto appunto, dedicata alla scomparsa di suo padre Ruggero, in cui paragona le meteore a lacrime del cielo.
«San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla...»
Uno spettacolo non sempre visibile
Questo spettacolo unico rischia però di essere ben poco visibile in molte zone d’Italia: l’inquinamento luminoso ci impedisce spesso di vedere altre luci oltre ai lampioni, togliendo il velo di poesia che da sempre avvolge la notte di San Lorenzo.
Questo, però, è forse l’ultimo dei problemi causati dall’inquinamento luminoso, che può influenzare la nostra quotidianità molto più di quanto si possa immaginare. Ne parliamo nel nostro articolo dedicato.
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