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persona con cuffie in smart working

Cuffie per lo smart working: una guida completa

Contenuto a cura di

Redazione Magazine Lyreco
Insieme a te, per informarti e guidarti

Un insieme di professionisti che condividono la loro esperienza.

La recente diffusione dello smart working ha portato ad una totale rivoluzione delle abitudini e delle modalità di svolgimento delle mansioni da parte degli italiani e non solo. L’opportunità di completare progetti e adempiere ai propri doveri lavorativi anche da una postazione di lavoro diversa da quella in ufficio comporta un profondo ripensamento degli strumenti che possono supportare gli smart worker, tenendo presente le singole peculiarità dettate dalle loro abitudini.  

Smart working: una definizione, tante esigenze  

Il termine smart working è stato coniato nel 2014 per definire “un nuovo modello di lavoro che usa le nuove tecnologie e lo sviluppo di quelle esistenti per migliorare sia le prestazioni che la soddisfazione che si ottiene dal lavoro1”.  

Per poter acquistare i prodotti più adatti allo svolgimento della propria attività lavorativa fuori dall’ufficio, è fondamentale prima definire quale sia la tipologia di lavoro che si pratica:  

  • Telelavoro: con questo termine si identifica il lavoro che viene effettuato grazie ai sistemi telematici di comunicazione. In particolare, il lavoro a domicilio può essere portato a termine grazie ad una connessione ad internet, un computer e altri strumenti che consentano di entrare in comunicazione con clienti, fornitori ed altri membri del team. A differenza di quanto si possa pensare, questa modalità di lavoro si è affermata già in America negli ultimi anni del XX secolo, in particolar modo in quei paesi economicamente più avanzati.  
    Usualmente si tratta di una modalità di svolgimento dell’attività lavorativa che permette al dipendente di lavorare in maniera flessibile in termini di orari.  
     
  • HomeOffice: questo tipo di attività si riferisce a tutto quel lavoro svolto dai dipendenti o dai liberi professionisti da casa. Essi, infatti, invece di trovarsi in ufficio con i propri colleghi, si trovano nelle proprie abitazioni, lavorando per l’appunto in remoto. In questo modo, il lavoratore potrà organizzare in maniera flessibile il proprio spazio di lavoro, gestendo il tempo in completa autonomia. A oggi, nel nostro Paese, sono molte le attività che hanno scelto di promuovere questo tipo di modalità lavorativa: parliamo del 90% delle grandi imprese, del 73,1% di quelle di media dimensione, del 37,2% per le piccole (10-49 addetti) e del 18,3% per le micro. 

Inoltre, in questo contesto, possiamo considerare tutti quei lavori più o meno autonomi (pensiamo all’agente di commercio o all’area manager) che tradizionalmente hanno l’esigenza di effettuare numerosi spostamenti per poter raggiungere i clienti in loco. Queste figure da sempre necessitano di strumenti idonei per poter lavorare “in mobilità”, in viaggio o e da sedi spesso diverse dall’ufficio.

Differenti esigenze per differenti tipologie di lavoro “smart”   

Lo smart working si pone quindi l'obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro, la produttività dell’azienda e soprattutto la qualità di vita dei dipendenti. Nonostante siano ancora molti a credere nel lavoro ‘tradizionale’ in presenza, ad oggi pensare unicamente a questa soluzione lavorativa è quasi impossibile. Dallo smart working, infatti, sia l’azienda che l’impiegato potranno trarre benefici.

Molti sono i manager che stanno valutando questa modalità come permanente, spinti anche dalle dichiarazioni di molti lavoratori i quali affermano che, così facendo, si sentono più vicini ai clienti e maggiormente pronti in caso di riunioni o situazioni di emergenza. 

Certo, con questa modalità di lavoro decisamente flessibile e per l’appunto smart, il lavoratore ha la possibilità di trarre profitto in termini di tempo risparmiato, nonché di diminuzione dello stress. Eppure, quando ci si trova per la prima volta alle prese con questa nuova modalità lavorativa, ci si rende conto del ruolo fondamentale di alcuni strumenti dati per scontati. Le cuffie in particolare diventano un alleato prezioso per isolare i rumori di fondo e mantenere la concentrazione, evitare interruzioni durante le call con colleghi e clienti e, soprattutto, mantenere private le conversazioni. Ideale in questo caso è poter disporre di auricolari o cuffie wireless, che agevolano gli spostamenti.

Cuffie da ufficio: quale scegliere 

Lo studio condotto da Future Workplace ha evidenziato che la principale causa di distrazione durante una giornata lavorativa è il rumore e il chiacchiericcio dei propri colleghi. Circa il 76% delle persone intervistate ha infatti dichiarato che la loro più grande distrazione è la voce del collega o il telefono che suona nelle vicinanze. A casa, pur cambiando il contesto, il problema si ripropone sotto altre forme: non sempre è possibile lavorare in un clima di totale quiete e ci si può trovare a fare i conti con la presenza dei propri familiari o con i rumori provenienti dal vicinato. Ecco perché le cuffie da ufficio diventano una valida soluzione anche in smart working.  

Uno studio fatto da totaljobs.com ha rivelato che l’80% degli impiegati si trova a proprio agio se, mentre lavora, ascolta la musica. Le cuffie infatti, non servono solo per telefonate o incontri su Skype, bensì come un vero e proprio strumento per eliminare i rumori ed agevolare l’isolamento acustico, anche se supportato da un suono più armonico. Certo, molto spesso le cuffie o gli auricolari usati sono quelli dati in dotazione con il proprio telefono, ma ve ne sono anche di specifici, adatti proprio per una migliore attività lavorativa.  

Tra tanti modelli e tipologie di cuffie, auricolari e speaker, una guida all’acquisto può sicuramente aiutare a individuare tra tante possibilità quella più adatta alle proprie esigenze. 

Attualmente sul mercato sono disponibili:   

  • Cuffie telefoniche professionali: questo tipo di cuffie nascono proprio per agevolare il lavoro di chi necessita di parlare per molto tempo al telefono. Con uno strumento come questo, la giornata lavorativa sarà meno stressante: basti pensare alla sola posizione della schiena, che rimarrà lineare. Nessun particolare movimento di spalle o collo e soprattutto mani libere. Inoltre, grazie alle tecnologie acustiche avanzate, i pratici comandi sul cavo renderanno semplicissima la risposta alle chiamate e l’attivazione o disattivazione del microfono. Esso, infatti cancellerà i rumori dell’ambiente circostante e l’interlocutore ascolterà solo il suono della propria voce.
  • Auricolari: a differenza delle precedenti, queste vengono inserite all’interno del condotto uditivo creando una sorta di effetto tappo. Sono spesso di piccole dimensioni e facilmente trasportabili. Unico inconveniente è che un uso prolungato, non avvolgendo completamente l’orecchio come invece fanno le cuffie, potrebbe provocare dolore a chi le utilizza. Il fatto che si incastrino nella zona dell’orecchio compresa tra la parte inferiore del padiglione auricolare e la parte inferiore, potrebbe causare fastidio, tanto più dopo diverse ore di utilizzo; 
  • Cuffie PC: in questo caso si parla di cuffie cablate che quindi sono dotate di una connessione jack, adottate in diversi contesti lavorativi. Questo perché la qualità della riproduzione audio è superiore rispetto a quella fornita dagli auricolari o dalle cuffie telefoniche. 

Le cuffie professionali sono comunque molte e di diversi tipi.  

  • Cuffie a filo: sono le classiche cuffie con cavo in grado di collegarsi allo smartphone, al tablet o al proprio pc. Il filo, seppur comodo, limita però il margine di movimento nonostante i pratici comandi siano un pro non indifferente. I fili delle cuffie, inoltre, così come i tanti cavi dei dispositivi che normalmente occupano una scrivania, tendono ad annodarsi ed intrecciarsi tra loro, rendendone difficile l’utilizzo e lo spostamento. Per questo può essere molto utile ricorrere a soluzioni quali fascette fermacavi o clip da scrivania che permettono di avere un piano di lavoro ordinato e funzionale. Infine, un valido supporto, sia in termini di ordine che di sicurezza, è fornito dalle scatole nascondi cavi, nelle quali raccogliere multiprese per la corrente ed i cavi più lunghi ed ingombranti. 
  • Cuffie wireless: a differenza delle precedenti, queste possono essere utilizzate senza dover stare vicini al dispositivo. Che si tratti di un pc o di un tablet, non importa, le nuove tecnologie hanno creato cuffie che riescono a trasmettere suoni, con una frequenza lineare e chiara.
  • Cuffie multi connessione: queste, rientrano nel gruppo delle cuffie senza filo, quindi wireless. Esse si possono collegare simultaneamente a più dispositivi, quali telefoni fissi, pc, notebook o smartphone. 

Conference call speakerphone 

I conference call speakerphone sono pratici strumenti che permettono alle aziende e grandi gruppi di svolgere riunioni di lavoro in modo rapido, risparmiando tempo e denaro.  

In una conference call possono partecipare e interagire più persone contemporaneamente. Durante la riunione è inoltre possibile collegare numeri internazionali, numeri verdi e VolP: insomma, un vero ambiente virtuale. Senza infatti allontanarsi dall’ufficio, le aziende potranno riunire i propri dipendenti evitando il sovraccarico delle linee telefoniche aziendali.  

Auricolari da ufficio 

Gli auricolari da ufficio offrono una precisa qualità dell’audio, sono leggeri, pratici e disponibili in diversi modelli a seconda delle esigenze. Queste cuffie auricolari possono essere collegate al pc con filo o essere wireless con connessione Bluetooth. Le più tecnologiche presentano un microfono integrato particolarmente potente, in grado di raccogliere il suono emesso dalla voce e trasmetterlo senza rumori circostanti. 

1https://www.treccani.it/magazine/atlante/societa/Smart_working.html