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Consumo pc ufficio

Consumo pc: quale impatto ha in ufficio?

Contenuto a cura di

Redazione Magazine Lyreco
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Un insieme di professionisti che condividono la loro esperienza.

Il consumo del PC negli ambienti di lavoro rappresenta un costo necessario. Tuttavia, l’elevata informatizzazione dell’attività lavorativa richiede particolare attenzione al consumo dei computer, sia fissi che portatili, per evitare sprechi di energia che causano un danno economico al business e un impatto ambientale.

Secondo uno studio di ENEA-ASSOIMMOBILIARE, il consumo di energia di PC, stampanti, router e/o sale server, ossia il consumo dell’infrastruttura informatica da ufficio, rappresenta il 17% dell’energia utilizzata negli ambienti lavorativi dotati di server farm, mentre arriva al 25% del fabbisogno energetico degli uffici privi di server farm.

Per questo è importante sapere quanto consuma un PC, sia in termini di consumo medio sia in base ai suoi componenti, come per esempio monitor e periferiche. Vediamo quanta energia consuma un PC, analizzando il consumo di un PC acceso e in stand-by e dei relativi accessori, con dei consigli utili al fine di ottenere un risparmio energetico in ufficio attraverso alcune accortezze e l’ottimizzazione dei computer.

Quanto consuma un PC acceso?

Innanzitutto, è importante conoscere quanti watt consuma un PC, ovvero qual è l’assorbimento di corrente del computer per ogni ora di utilizzo. Il consumo del PC in watt può andare in media da 150 a 250 watt all’ora1, ma l’assorbimento del PC non è sempre uguale. 

Il consumo elettrico del computer da ufficio può variare da 65-70 watt per ora (Wh) quando è inattivo, fino ad arrivare a 300 Wh a pieno regime e raggiungere 500-600 Wh nei modelli più avanzati e potenti.

Quanto consuma un PC acceso tutto il giorno?


In un giorno è possibile stimare un consumo di circa 1,2-2 kWh per una giornata lavorativa di 8 ore (1 kWh corrisponde a 1.000 Wh). Secondo l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (US Environmental Protection Agency), un tipico computer da ufficio acceso per 9 ore al giorno consuma fino a 175 kWh all’anno. Bisogna poi aggiungere il consumo energetico dei vari componenti, come tastiere, monitor, casse audio e mouse.

Quanto consuma un PC in stand-by?


Quando il PC non viene utilizzato continua a consumare molta energia, consumando circa 65-70 Wh. Tuttavia, è possibile mettere il computer in stand-by per ridurre sensibilmente il dispendio energetico, considerando che questa modalità comporta un consumo di circa 40 Wh. Lo stand-by o la sospensione del PC riduce al minimo tutti i consumi, mentre nella modalità ibernazione il computer si spegne completamente e i consumi si riducono a circa 30 Wh.

Un modo molto semplice per risparmiare energia è collegare tutti i dispositivi della postazione a una presa con interruttore, in particolare a una multi-presa (ciabatta) dotata di interruttore

In questo modo è possibile spegnere il computer e interrompere il flusso di corrente, per evitare il consumo minimo ma continuo della modalità stand-by o ibernazione. Esistono vari modelli tra cui è possibile scegliere, da quelli più semplici per collegare appena il computer, alle multi-prese da scrivania con interruttore per evitare di abbassarsi, fino alle prese con adattatore USB.

Quanto consuma un PC fisso?

Il consumo del PC fisso è più elevato rispetto a quello dei laptop, nonostante esistano differenze considerevoli tra i vari modelli e in base al tipo di allestimento realizzato. In media, il consumo di un PC fisso si attesta sui 200-300 Wh, a cui bisogna aggiungere quello del monitor e degli altri componenti adoperati.

Uno degli elementi che incide di più sui consumi del PC fisso è la scheda video, considerando che può consumare da 50 Wh per i modelli più semplici ed economici, fino a 300 Wh per le GPU usate per la grafica e la progettazione. 

Per determinare quanto consuma un computer fisso bisogna tenere conto che il processore consuma circa 60-140 Wh, la scheda madre 20-60 Wh, l’hard disk 10-15 Wh e il sistema di raffreddamento almeno 5 Wh.

Il consumo elettrico del PC portatile

In media, un PC portatile ha un consumo di 20-50 Wh, arrivando fino a 130 Wh nei modelli con prestazioni più elevate o di maggiori dimensioni.

Considerando un consumo medio di un PC fisso di 250 Wh e di 80 Wh per il PC portatile, in una giornata di 8 ore nel primo caso si consumano 2 kWh di energia elettrica, nel secondo solo 0,64 kWh. Naturalmente, esistono dei processi che richiedono un computer fisso, sia per questioni di esigenze dell’attività lavorativa sia per motivi di comfort, ergonomia e modularità della postazione PC.

Il consumo del monitor PC

Per i PC fissi è necessario tenere conto anche del consumo del monitor, un apparecchio necessario con i computer desktop che comporta un assorbimento di corrente significativo. 

Il consumo di un monitor PC può variare tra 15 e 70 Wh per i modelli LCD, una differenza dovuta alla tecnologia utilizzata, alle dimensioni dello schermo, alla qualità di risoluzione e al tipo di contenuti video.

Per risparmiare energia è possibile optare per un monitor a basso consumo per il computer, ovvero per un modello a LED, una tecnologia che consente di ridurre il dispendio energetico fino anche al 70% in meno rispetto a un monitor LCD. I monitor PC LED, inoltre, durano più a lungo, sono più leggeri e sottili, offrono una qualità d’immagine superiore e un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Per sfruttare tutti i benefici, è quindi necessario selezionare uno dei migliori monitor a basso consumo per il PC ad uso professionale.

Consigli per l’ottimizzazione energetica in ufficio e a casa


Per risparmiare energia in ufficio è importante scegliere dispositivi a basso consumo, valutando con attenzione le soluzioni migliori per l’ottimizzazione energetica della postazione da lavoro

Ecco alcuni prodotti utili per rendere l’ambiente di lavoro più efficiente e meno energivoro:

  • Multipresa da scrivania con interruttore: può essere utilizzata da tavolo o da parete, dispone di un cavo da 2 metri, 2 prese bipasso (10/16A), 1 presa Schuko (P30) e una spina salvaspazio da 16°;

  • Mouse ottico con filo e forma sagomata: rispetto ai mouse wireless Bluetooth quelli con filo consumano meno energia, inoltre non hanno problemi di autonomia e sono molto affidabili, con sensore ottico preciso ed efficiente per agevolare le operazioni al PC.

  • Gruppo di continuità con batteria integrata con prese: il gruppo di continuità protegge il PC e gli altri componenti della postazione dalle sovratensioni, inoltre eroga energia in caso di interruzioni di corrente e dispone di prese per il collegamento di tutti i dispositivi, agevolando la rilevazione del consumo elettrico in quanto basta connettere un misuratore al gruppo di continuità.

1 Fonte: Energystar