Storia della penna: un viaggio attraverso i secoli
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Redazione Magazine LyrecoDa strumento utilizzato soltanto dall’élite della società a prodotto di massa, la storia della penna è un percorso lungo millenni, che ha origine nell’antichità e prosegue fino ai nostri giorni.
L’evoluzione della penna nella storia è stata lenta ma costante, accelerando negli ultimi due secoli, quando la storia della penna da scrivere entra nella modernità e sopravvive alla digitalizzazione della società.
L’impatto della penna sull’umanità è stato dirompente, rappresentando di fatto una delle innovazioni tecnologiche più importanti di sempre e tra le prime a trovare una diffusione globale. Ripercorriamo la storia della penna, per capire l’origine e lo sviluppo di questo straordinario strumento della quotidianità.
La storia della penna in breve
È possibile distinguere alcune tappe fondamentali che hanno sancito l’evoluzione della penna nella storia:
- Egizi: utilizzano steli di piante e inchiostri gommosi a base di polvere di carbone e sostanze vegetali per scrivere sul papiro;
- Greci e Romani: affiancano agli steli di piante i primi stili metallici con cui incidono le tavolette ricoperte di cera;
- V e VI secolo d.C.: iniziano ad essere usate le penne d’uccello e viene introdotto il calamaio;
- Medioevo: si diffonde l’utilizzo delle penne d’oca;
- 1809: primi brevetti della penna stilografica di F.B. Folsch in Europa e Peregrin Williamson negli Stati Uniti;
- 1884: Lewis Waterman brevetta la prima stilografica con un foro sulla punta per far entrare l’aria ed evitare perdite d’inchiostro;
- 1938: László Biró inventa la penna a sfera;
- 1950: Marcel Bich mette a punto la prima penna BIC® Cristal®.
La storia della penna da scrivere
Fin dall’antichità l’uomo ha sentito l’esigenza di comunicare. Le prime pitture rupestri risalgono a 35.000-44.000 anni fa, quando nella preistoria si utilizzavano mirtilli schiacciati per realizzare i disegni nelle pareti delle grotte. I primi veri strumenti di scrittura, però, sono introdotti dagli Egizi e perfezionati da Greci e Romani.
La storia della penna comincia con gli Egizi, con l’utilizzo degli steli delle piante come se fossero dei pennelli. Gli Egizi realizzano delle cannucce naturali vuote all’interno con una piccola punta per scrivere sul papiro, mentre come inchiostro adoperano delle soluzioni gommose a base di sostanze vegetali e polvere di carbone.
Con Greci e Romani l’utilizzo di questa penna a inchiostro antica rimane in uso, infatti gli steli di piante sono impiegati per scrivere sulle pergamene. Tuttavia, a questo primo rudimentale strumento di scrittura vengono affiancati anche degli stili di metallo, usati per incidere le tavolette coperte di cera.
Tra il V e VI secolo d.C. inizia la storia di penna e calamaio con l'utilizzo delle penne d’uccello, una novità da cui prenderà il suo nome odierno la penna e che rimarrà in uso fino all’Ottocento. Nel Medioevo invece si cominciano a preferire le penne d’oca, grazie alla loro particolare resistenza e consistenza, oltre a quelle di fagiano, cigno e tacchino.
Uno strumento fondamentale è il calamaio, un recipiente che contiene l’inchiostro realizzato in porcellana, vetro o in altri materiali. L’utilizzo del calamaio evita l’esposizione all’aria e l’evaporazione dell’inchiostro, un contenitore che verrà integrato nella penna con l’invenzione delle stilografiche.
Chi ha inventato la penna per scrivere?
Chi ha inventato la penna moderna come la conosciamo oggi è il giornalista ungherese László Birò, tuttavia l’evoluzione della penna passa dalle innovazioni introdotte da Egizi, Greci e Romani, proseguendo con i pennini metallici con calamaio e la penna stilografica, fino ad arrivare alla moderna penna a sfera.
La storia della penna stilografica
All’inizio del XIX secolo iniziano ad essere usati i primi pennini in metallo, ma sono molto rigidi e difficili da maneggiare. Nel 1830 James Perry brevetta un pennino metallico meno rigido con forature e tagli sulla struttura, tuttavia questo strumento presenta dei problemi, in quanto perde molto inchiostro durante il passaggio dal calamaio al foglio.
La soluzione coincide con l’inizio della storia della penna stilografica, innanzitutto con i brevetti di F.B. Folsch in Europa e Peregrin Williamson negli Stati Uniti nel 1809 per il montaggio di un serbatoio d’inchiostro da ricaricare dentro la penna. Si trattava però di strumenti poco pratici da usare, un problema risolto da Lewis Waterman nel 1884.
L’assicuratore statunitense realizza infatti una stilografica che non perde inchiostro attraverso all’aggiunta di un foro sulla punta. Le penne stilografiche riscuotono subito un grande successo e si diffondono in tutto il mondo, grazie all’elevata velocità di scrittura, la semplicità d’uso e una fluidità ottimale.
Oggi le penne stilografiche sono penne di prestigio, oggetti eleganti e raffinati per scrivere con stile.
L’invenzione della penna a sfera o penna biro
Nel XX secolo la storia della penna compie il suo ultimo passo con l’invenzione della penna a sfera, uno strumento che non è stato più sostituito e viene utilizzato ancora oggi. Come anticipato prima, a inventare la penna a sfera è stato il giornalista Biró, quando nel 1938 introduce una piccola sfera nella punta della sua penna.
Birò aveva iniziato a usare lo stesso inchiostro utilizzato per la stampa dei quotidiani, in quanto si asciugava più rapidamente rispetto a quello impiegato per le stilografiche, ma era anche più denso e non andava bene con le punte delle penne stilografiche.
Aggiungendo una sferetta nella punta libera di ruotare, l’inchiostro viene raccolto dalla cartuccia e sparso sul foglio in modo omogeneo, una soluzione efficiente perfetta per le esigenze di scrittura moderne.
La penna a sfera, anche chiamata penna biro in nome del suo inventore, ottiene subito un successo enorme, infatti, si tratta di uno strumento di scrittura economico, semplice e pratico.
La storia della penna a sfera è anche quella di BIC, storico marchio che nel 1950 commercializza la prima penna a sfera di alta qualità accessibile a tutti, la BIC® Cristal®, un modello iconico che dà continuità alla storia della penna biro e diventa il modello più venduto al mondo.
Ma, di preciso, che cos’è la biro? La biro o penna a sfera è essenzialmente una penna con una piccola sfera nella punta, la cui rotazione nel contatto con il foglio genera calore e scioglie l’inchiostro, una pasta densa a base oleosa con una lunga conservazione.
La rotazione della sfera sposta anche l’inchiostro sul foglio, il quale si asciuga immediatamente al contatto con la carta. Le penne a sfera sono lo strumento di scrittura più utilizzato nella quotidianità, sono ideali per scrivere molto e compatibili con qualunque supporto cartaceo, inoltre non hanno bisogno di manutenzione.
La rotazione della sfera sposta anche l’inchiostro sul foglio, il quale si asciuga immediatamente al contatto con la carta. Le penne a sfera sono lo strumento di scrittura più utilizzato nella quotidianità, sono ideali per scrivere molto e compatibili con qualunque supporto cartaceo, inoltre non hanno bisogno di manutenzione.
Oggi in commercio si trovano tantissimi modelli di penne biro:
- Penna roller: è una versione della penna a sfera che utilizza un inchiostro liquido invece che una pasta densa, realizzato a base di gel o acqua. In questo modo non bisogna esercitare molta pressione sul foglio e si ottiene un tratto continuo, fluido e deciso. Sono penne più costose rispetto alle biro, ma possono essere ricaricate tramite appositi filler. Quelle con punta ad ago hanno un bassissimo attrito, grazie a una sfera contenuta in un cilindro bloccato da aghi, mentre quelle con punta a cono mantengono meglio la sfera;
- Penne gel con cappuccio: al posto del meccanismo a scatto hanno un pratico cappuccio per proteggere la punta, che aiuta a mantenere l’inchiostro fresco per una scrittura sempre precisa e fluida. Sono penne roller che consentono di sfruttare tutto l’inchiostro in modo ottimale, disponibili anche con refill;
- Penne gel a scatto: offrono un’esperienza di scrittura molto comoda, con un tratto ben leggibile e fluido. Possono essere sia a sfera sia di tipo roller, con modelli ecologici realizzati in plastica riciclata, punta da 0,7 mm e vari colori per l’inchiostro tra cui scegliere come blu, nero o rosso. Il meccanismo a scatto si aziona con un bottone sulla parte superiore della penna, con punta retraibile per evitare che l’inchiostro di secchi;
- Penne a sfera a scatto: sono modelli molto pratici ed economici, con inchiostro denso a base oleosa e meccanismo a scatto per azionare la punta al momento della scrittura. Sono realizzate anche con struttura ecologica in plastica riciclata, con vari colori dell’inchiostro e della penna disponibili.
Le penne tecnologiche nell’era digitale
Oggi la storia della penna sta proseguendo grazie all’innovazione tecnologica, con la messa a punto delle nuove smart pen.
Sono strumenti di scrittura che offrono delle funzionalità aggiuntive, come la registrazione dell’audio, luci a LED per illuminare e la possibilità di collegarle ad apposite app per smartphone tramite connessione Bluetooth, per scrivere su carta e in contemporanea replicare la scrittura o il disegno su un supporto digitale. Dalle penne stilografiche antiche oggetto di collezione alle pratiche biro per la quotidianità, le penne sono un simbolo della modernità e il frutto di millenni di evoluzione, uno strumento essenziale per lo sviluppo della civiltà e ancora oggi capaci di sopravvivere alla digitalizzazione avanzata.