Penne ecologiche: come sceglierle
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Redazione Magazine LyrecoOggi più che mai stare attenti all’ambiente è fondamentale. Che sia lo sfruttamento delle risorse o la contaminazione del suolo non importa: il pianeta Terra è uno solo e bisogna proteggerlo. Le nuove generazioni sono sempre più green, quindi ci stiamo avvicinando ad un utilizzo maggiore di nuovi prodotti e materiali a basso impatto ambientale. Le penne ecosostenibili sono una delle nuove idee lanciate per rendere un oggetto di notevole utilizzo non dannoso per l’ambiente.
Certificazioni di ecosostenibilità per biro e strumenti di scrittura
Le penne sono molto più di un semplice strumento per la scrittura in quanto portano con sé un significato preciso e rappresentano, al tempo stesso, la persona che le utilizza. In particolare, negli ultimi anni le aziende italiane - e non solo - si sono orientate verso la realizzazione e l’acquisto di prodotti e gadget che potessero esprimere al massimo la propria sostenibilità.
In questo senso anche l’acquisto di un oggetto apparentemente semplice come la penna può essere il veicolo per trasmettere un messaggio aziendale, una filosofia o un modo di essere. Questa riflessione si unisce a quella sulla sostenibilità ambientale e l’impegno che tante imprese del nostro Paese stanno attuando per ridurre i consumi di plastica e delle emissioni dannose che possono essere prodotte a qualsiasi livello della filiera produttiva.
Di conseguenza si sta diffondendo la necessità di acquistare oggetti, tra cui le penne ecosostenibili, che uniscano rispetto per l’ambiente e utilità, senza penalizzare la qualità del prodotto.
Dato l'enorme utilizzo (nonostante la digitalizzazione) delle penne, è fondamentale prediligere l’acquisto di penne ecosostenibili prodotte con materiali riciclabili o di origine rinnovabile. Inoltre, anche l’utilizzo di penne ecologiche ricaricabili è un’ottima soluzione per salvaguardare l’ambiente: queste penne consentono di allungare la vita di utilizzo del prodotto, andando semplicemente a sostituire il refill di inchiostro.
Per poter riconoscere con maggiore sicurezza le penne realmente ecosostenibili è possibile fare affidamento alle certificazioni di sostenibilità. In particolare, la Certificazione NF Environnement, un attestato ufficiale francese che è stato creato appositamente per documentare e testimoniare lo scarso impatto ambientale degli strumenti di scrittura.
Un attestato che viene rilasciato unicamente a quei prodotti che dimostrano un rapporto soddisfacente tra consumo delle materie prime e la durata del prodotto.
La certificazione NF Enviroment è un elemento di valore in quanto attesta come una determinata penna abbia un ridotto impatto ambientale.
Cancelleria ecosostenibile : l'importanza della scrittura green
L’utilizzo di penne ecologiche è un fattore importante non solo per i grandi ma anche per i più piccoli. Sensibilizzare i giovani ad un concetto così importante come il rispetto dell’ambiente e la cura di esso non è cosa da poco. Un bambino che, sin dalle prime classi, impara ad apprezzare un oggetto utile come una penna in formato però ecosostenibile , non avrà problemi nel futuro ad adottare un comportamento più rispettoso nei confronti dell’ambiente.
Del resto, la cancelleria ecosostenibile e quindi il concetto di scrittura green sta prendendo sempre più piede e questo, principalmente per tre diversi fattori:
- Riduce il consumo di materie prime: uno dei cardini della scrittura green è la necessità di creare prodotti sostenibili e che, al tempo stesso, non sacrifichino la durata e la praticità del prodotto stesso.
- Aumento della durata: per poter ridurre notevolmente l’impatto ambientale delle penne e dei prodotti di cancelleria, la scrittura green promuove attivamente i prodotti ricaricabili. Infatti, a differenza di quanto si possa pensare, acquistare il refill di una penna non implica una diminuzione del valore dell’oggetto stesso ma lo valorizza.
- Utilizzo di materie prime con origine rinnovabile: il paradigma culturale della corrente green sottolinea la necessità di utilizzare penne realizzate da prodotti riciclati. In questo modo non solo è possibile dare una seconda vita ad oggetti che erano finiti nel cestino, ma ci è consentito farlo sostenendo l’ambiente.
Scegliere prodotti di cancelleria ecosostenibile non vuol dire solo acquistare oggetti di uso quotidiano ma anche fare una scelta di valore in grado di coniugare qualità e rispetto per l’ambiente. Grazie ad articoli di cancelleria come le penne green, che irrompono sul mercato sempre con più forza, tutti possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale e diffondere messaggi di sostenibilità. Oggi bastano semplici e concrete azioni, come acquistare una penna ecologica, per frenare il consumo di risorse naturali non rinnovabili e optare per materiali riciclati ridando una seconda vita a oggetti non più utilizzabili o esausti. Affinché questa scelta green sia efficace e che l’approccio funzioni in tutto il campo della cancelleria è necessario studiare l’intero ciclo di vita dei singoli prodotti. Partendo quindi dalla progettazione e dal design degli articoli, come biro e matite, fino al packaging, senza dimenticare le fasi di vendita, distribuzione e quella finale dello smaltimento. Solo in questo modo ogni step sarà ritenuto ecosostenibile e darà vita a un articolo di cancelleria green degno del suo nome. Se all’attenzione prestata nella progettazione delle penne green, si aggiunge l'uso di refill, si riduce ulteriormente la produzione della plastica perché non eliminando definitivamente il corpo e il cappuccio, le parti in plastica più voluminose delle penne, si contribuisce in modo notevole alla salute dell’ambiente. In molti casi infatti le penne possono essere ricaricabili perché presentano un corpo in plastica solido, come quello delle penne a sfera, roller o gel.
Grazie a una filosofia sempre più green, la progettazione di articoli di questo tipo sta crescendo notevolmente sia per quanto riguarda le penne ecosostenibili sia per i suoi refill, non è un caso che negozi online di fornitura per uffici e negozi fisici stiano promuovendo la vendita di cancelleria e gadget green personalizzati.
Penne ecologiche personalizzate
Penne e matite ecosostenibili appartengono alla categoria dei gadget low cost che una società può acquistare per darsi valore o semplicemente fare pubblicità. Una penna biodegradabile, realizzata in pet riciclato, può diventare portatrice di un messaggio di impegno e cura nei confronti dell’ambiente che può facilmente venire compreso e apprezzato da moltissimi nuovi potenziali clienti, dando lustro all’azienda stessa.
Caratteristica indiscussa delle penne biodegradabili è il fatto di essere uniche ed irripetibili. A differenza delle classiche penne, non sono prodotte in serie e, per questo, possono essere personalizzate. La personalizzazione può essere un modo per ricordare un evento o pubblicizzare una persona o un’azienda.
In conclusione, è opportuno sottolineare l’importanza per le aziende di acquistare e/o regalare delle penne ecologiche personalizzate per i numerosi risvolti positivi che questo comporta, tra cui:
- Vantaggi per l’ambiente: acquistare le penne ecologiche permette di dare il proprio contributo alla riduzione della produzione di plastiche, di sostanze nocive per l’ambiente e che hanno un lungo processo di smaltimento.
- Vantaggi in termini di immagine: regalare una penna ecologica contribuisce a creare l’immagine di un’azienda attenta all’ambiente e che ha a cuore il futuro delle prossime generazioni. Questo risvolto positivo si concretizza quando viene donata una penna ecologica ad un cliente (o potenziale) durante una fiera o un evento aziendale nel quale è fondamentale curare ogni singolo particolare.
- Branding: le penne ecosostenibili contribuiscono in maniera reale al miglioramento della percezione di un’azienda non solo da parte di partner esterni, ma anche da parte di collaboratori e dipendenti che apprezzano i brand che pongono attenzione alla causa ambientale.
Il materiale delle penne
Al di là delle scelte sostenibili, solitamente di che materiale è fatta la penna?
Il materiale per costruire le penne non è uno solo. Il fusto è spesso realizzato in polistirene trasparente per monitorare l'inchiostro, con una forma esagonale (nel caso delle classiche penne Bic) che aumenta resistenza e presa. Un piccolo foro nel fusto regola la pressione interna, evitando perdite. La punta è fatta di ottone o nichel, mentre la sfera, inizialmente in acciaio inossidabile, è ora in carburo di tungsteno, materiale molto duro. I tappi, in polipropilene, quasi sempre hanno un foro per ridurre il rischio di soffocamento se ingoiati accidentalmente.
Il materiale delle penne non è sempre stato lo stesso: negli anni '50, con il boom della plastica, materiali come acrilico, bachelite, ebanite, celluloide e resine plastiche hanno rivoluzionato la loro produzione. Alcuni materiali utilizzati nel tempo sono questi:
- Acrilico: apprezzato per la brillantezza dei colori e la capacità di imitare la celluloide, viene lavorato tramite tornitura anziché stampaggio.
- Bachelite: materiale storico, resistente al calore e agli urti, usato dal 1900 al 1960 per oggetti di massa.
- Celluloide: inventata nel 1864, consente vari colori e texture, ma infiammabile e sensibile alla luce. Era il materiale dominante fino agli anni '50.
- Ebanite: gomma vulcanizzata, usata per penne d'epoca. Oggi è meno pregiata e tende a opacizzarsi.
- Resine plastiche: come il Lucite e il Makrolon, hanno reso la produzione più economica e resistente. Sebbene le resine moderne abbiano evoluto le possibilità cromatiche, la celluloide rimane ancora un materiale di lusso per la sua lavorazione complessa e qualità estetiche uniche.
Dove si buttano le penne biro?
Come riportato da diversi siti ufficiali dei servizi di smaltimento, le penne scariche non si buttano nella raccolta della plastica. Dato che le penne esaurite non rientrano nella categoria degli imballaggi, vanno gettate nella raccolta del residuo secco non riciclabile. Questo perché la plastica di cui sono prodotte è entrata in contatto con i componenti chimici dell’inchiostro, rendendola non idonea alla raccolta insieme alla plastica "pulita".