
1925 – 2025: 100 anni dall’invenzione del nastro adesivo

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Redazione Magazine LyrecoSapevi che c’è una relazione tra l’invenzione del nastro adesivo e l’avarizia? Sembra assurdo e poco attinente ma l’origine del nastro adesivo, e in particolare del nome scotch, trova le sue radici proprio in un atteggiamento gretto e poco generoso.
Se sei curioso di saperne di più sulla storia della sua origine e sul suo inventore, in questo approfondimento ti porteremo indietro di 100 anni per farti scoprire tutto sull’invenzione del nastro adesivo e sui primi ambiti di applicazione.
Quando è stato inventato il nastro adesivo

Il 1925 può essere definito l’anno di invenzione del nastro adesivo. In questo anno, infatti, lo statunitense Richard Drew, ricercatore dell’azienda 3M, Minnesota Mining and Manufacturing Company, lo realizzò utilizzando uno strato di carta crespa trattata unita a uno strato di colla da falegname e glicerina. Si racconta che l’azienda puntasse molto sul risparmio, tanto che qualcuno la definì “scozzese” alludendo alla stereotipata tirchieria di quel popolo, a cui i dirigenti appartenevano, da cui nacque il nome "scotch". Chi poteva immaginare che un’esclamazione, pronunciata più come ammonimento che come consiglio, avrebbe dato il nome a uno dei prodotti più rivoluzionari del secolo!?
L’invenzione del nastro adesivo: dalla produzione delle auto all’industria bellica
La prima applicazione del nastro adesivo fu nel settore automobilistico. L’esigenza per cui Richard Drew inventò questo prodotto, ormai indispensabile, fu quella di camuffare le carrozzerie delle auto, contribuendo a perfezionare la verniciatura senza provinare quella esistente, soprattutto nel caso di auto bicolore.
Anche se l’anno di invenzione del nastro adesivo è il 1925, la data del 31 gennaio 1930 segna il suo ingresso sul mercato e solo 7 anni dopo, nel 1937, questo prodotto approdò in Europa.
La storia del nastro adesivo è lunga e in continua evoluzione perché la sua innegabile utilità vanta da sempre massima versatilità e durevolezza.
Come per la maggior parte dei casi, il momento di svolta successivo all’invenzione del nastro adesivo è segnato da un’esigenza bellica. Infatti, durante la Seconda guerra mondiale, si intensificò la produzione di nastri adesivi tanto che l’azienda 3M ne realizzò oltre 100 tipi per svariati utilizzi, fu questo il periodo in cui nacque anche il nastro biadesivo Scotch®.
Oggi i tipi di nastri adesivo sono ancora più numerosi sia in termini di tipologie sia in termini di brand che lo producono. È uno dei prodotti più versatili perché può essere utilizzato in ambito, domestico, scolastico e ovviamente professionale.

Sul mercato sono presenti nastri adesivi trasparenti o bianchi utilizzati spesso in ambito creativo come nel caso di progetti scolastici, artigianali ma anche per lo scrapbooking e la realizzazione di pacchetti regalo. Questa tipologia è molto versatile e può essere adattata anche nei casi di piccoli lavoretti di fai da te, per il montaggio di piccoli oggetti o per riparare libri, foto o documenti.